È apparso per l’ultima volta sul piccolo schermo per un’intervista con Bruno Vespa, in studio non ha risparmiato nessuno.
L’ultima attesissima puntata di Che tempo che fa ha fatto registrare nuovamente ascolti da record. Fabio Fazio punta tutto su di lui e vince la scommessa, la nuova edizione della trasmissione su Nove conquista pubblico e critica – i dati parlano chiaro. Convincerlo a tornare in televisione dopo dieci anni poi non dev’essere stato facile.
Ha ricambiato l’offerta del conduttore deliziando i telespettatori con una performance degna dei suoi migliori spettacoli. Ha spaziato a 360 gradi e ha risposto senza timore alle domande. La schiettezza è rimasta quella di sempre, tanto che di peli sulla lingua non ne ha mostrati proprio, tirando in ballo un po’ tutti i protagonisti e gli eventi della recente storia politica – e non.
Mattatore in televisione dopo dieci anni di assenza, pubblico in delirio
Una scaletta da 10 e lode quella di Che tempo che fa, Fabio Fazio non vuole fermarsi più. A viale Mazzini si staranno mangiando le mani per esserselo fatti scappare così facilmente. Insieme a Elodie e Francesco Guccini, il conduttore è riuscito a portare davanti alle telecamere un ospite d’eccezione, vero asso nella manica dell’intera stagione. Non si faceva vedere in televisione da quasi dieci anni, l’ultima volta andò da Bruno Vespa per farsi intervistare – era il 19 maggio 2014.
A ridosso delle elezioni europee e amministrative di quell’anno, Beppe Grillo decise di apparire in Rai, una scelta di cui si pente ancora oggi: “L’ultima intervista che ho fatto con Vespa abbiamo perso le elezioni”, esordisce con un mea culpa su Nove, spiegando come gli obiettivi politici siano un po’ sfumati nel frattempo: “Io ho peggiorato questo Paese. Tutti quelli che ho mandato aff***o sono al Governo. Io sono un anziano, sono venuto per capire cosa devo fare, se devo continuare. Io ho fatto delle cose pazzesche per voi, vi ho tolto il 144, ho parlato della Parmalat, ho combattuto tutto il mondo e ora mi fate pagare il caffè?”.
I tempi comici sono quelli di sempre, il trasporto agonistico si è leggermente affievolito, complice anche una disillusione di fondo per come sono andate le cose: “Io ho mandato a fanc**o, abbiamo fatto i Cinque Stelle, l’acqua pubblica, mi devo fare dei complimenti ma andate a vedere cosa mi dicono: ho preso 165 denunce e non ho mai denunciato nessuno. Non posso condurre e portare a buon fine un movimento politico, non sono in grado”.