Se trovi in casa monete da 10 lire potresti avere una fortuna senza saperlo: ecco tutte le più rare

Esistono alcune monte da 10 lire considerate rarissime e che possono valere una fortuna: occhio a questo esemplare risalente a più di 70 anni fa.

Ci sono svariate monete rare che possono valere tantissimi soldi. I collezionisti o gli appassionati di numismatica sono sempre alla ricerca di nuovi pezzi da aggiungere alla propria collezione e sono attenti ai vari annunci presenti sul web e sui social.

monte rare 10 lire
Esistono alcune monte da 10 lire considerate rarissime e che possono valere una fortuna – Targatosa.it

Esistono diversi motivi per cui una determinata moneta può valere tantissimi soldi. Normalmente perché presenta un errore di conio che si verifica proprio nel processo di coniazione, ossia di “fabbricazione”, di una determinata moneta. Tra gli errori di conio più comuni troviamo: la decentrazione, il tondello deformato, il conio stanco (immagine sulla moneta poco visibile), il salto di conio (doppia immagine sullo stesso lato della moneta) e la tranciatura del tondello.

In questo articolo, ad ogni modo, vi parleremo di alcune monete da 10 lire che possono valere moltissimi soldi. Controllate, non si sa mai, di averle in casa in un vecchio cassetto o nel ripostiglio.

Moneta da 10 lire rara: occhio a questa coniata dalla Zecca di Roma quasi 80 anni fa

Ci sono alcune monete da 10 lire, ma anche da 2 e 5 lire, molto rare che possono valere anche più di 4mila euro. Ci stiamo riferendo alla serie “quattro valori”, coniata dalla Zecca di Roma nel 1947, ad opera di Giuseppe Romagnoli, un medaglista e scultore Bolognese.

Qualche mese fa, in una famosa asta tenutasi a Torino, alcuni esemplari di queste monete sono stati venduti anche per più di 4mila euro. È possibile, senza dubbio, che qualcuno di voi possa ritrovarsi in casa queste 10 lire risalenti al 1947, cercate per bene!

10 lire 1947
Moneta da 10 lire rara: occhio a questa coniata dalla Zecca di Roma nel 1947. Può valere tantissimi soldi – Targatosa.it

Specifichiamo che una moneta rara può arrivare a valere tantissimi soldi solamente se il suo stato di conservazione è classificabile in “fior di conio”. Cosa vuol dire? Significa che la moneta non deve presentare nessuna traccia di circolazione e deve aver conservato il suo stato di lucentezza originale. Insomma deve essere a tutti gli effetti una moneta nuova di zecca.

Qualora trovaste in casa la 10 lire del 1947, coniata dalla Zecca di Roma, con qualche segno di usura, sicuramente avreste la possibilità di racimolare qualche soldo, ma non aspettatevi cifre esorbitanti visto che lo stato di conservazione non è in Fior di Conio.

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