Reddito di Base Universale: 1800 euro al mese, cosa sappiamo dell’iniziativa che salva le famiglie

Via libera al Reddito di base Universale: un sussidio di 1800 euro al mese per tutti. Vediamo insieme come funzionerà.

Se ne parla da anni e presto sarà realtà: il Reddito di base Universale. Un Reddito di ben 1800 euro al mese per tutti. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Arriva il Reddito di base Universale
Via libera al Reddito di base Universale/ TargatoSa.it

Il Governo Meloni ha abolito il Reddito di cittadinanza ma presto arriverà il Reddito di base Universale. Si tratta di un sussidio di ben 1800 euro al mese che, a differenza del vecchio Reddito di cittadinanza, si rivolgerà a tutti. Chi riceverà il Reddito di base Universale non avrà alcun obbligo né di cercare un impiego, né di seguire corsi di formazione volti al reinserimento lavorativo né di svolgere lavori socialmente utili per la comunità.

L’esigenza di erogare questo nuovo sussidio nasce per contrastare il fenomeno della crescente povertà tra la popolazione. Povertà destinata ad aumentare mano a mano che l’intelligenza artificiale prenderà piede e svolgerà sempre più lavori al posto degli esseri umani. Nei prossimi anni sempre più persone resteranno disoccupate ed è per questo che si è deciso di intervenire con il Reddito di base Universale.

Ecco come funzionerà il Reddito di base Universale

Come anticipato è stato dato il via libera al Reddito di base Universale: un sussidio di 1800 euro al mese senza obbligo di cercare un nuovo impiego. Secondo gli esperti questa ormai è l’unica soluzione perché sempre più persone, negli anni che verranno, perderanno il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale.

Come funzionerà il Reddito di base Universale
Ecco come funzionerà il Reddito di base/ TargatoSa.it

Per il momento si tratterà solo di un esperimento che coinvolgerà 30 persone ma presto potrebbe essere esteso a tutti. Queste 30 persone, per due anni, riceveranno 1800 euro al mese. Durante questo  periodo verranno monitorate da un gruppo di ricercatori che valuteranno, attraverso delle domande, i benefici a livello psicologico derivanti da questo sussidio. I 30 partecipanti saranno scelti in modo del tutto casuale ma almeno il 20% di essi dovranno necessariamente essere persone con disabilità e impossibilità a lavorare.

Nessun partecipante avrà l’obbligo di cercarsi un lavoro né di seguire corsi di formazione né di svolgere lavori socialmente utili. L’unico obbligo che avranno sarà quello di rispondere ai test dei ricercatori. Il test, per il momento, non si svolgerà in Italia ma nel Regno Unito, nelle cittadine di  Jarrow e East Finchley. Esperimenti simili hanno già avuto luogo in Finlandia, in Olanda e in Spagna. In Italia non c’è ancora nulla di simile ma non è escluso che, presto, il Reddito di base Universale possa arrivare anche da noi.

Nel frattempo il Governo Meloni ha deciso di ripristinare il Reddito di cittadinanza per alcune categorie ritenute particolarmente vulnerabili come i tossicodipendenti o persone con disturbi mentali. Costoro, se verranno presi in carico dai servizi sociali entro il 30 novembre, potranno fruire del Reddito fino a dicembre 2023 e riceveranno anche gli arretrati relativi ai mesi in cui non hanno beneficiato del sussidio.

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